Papà Rob ed il figlio Ricky Collard, alfieri Barwell Motorsport #63, su Lamborghini, trionfano nella prima Gara dell’anno del British GT sul tracciato di Oulton Park. Piazza d’onore per la coppia di 2 Seas Motorsport #6 formata da Ian Loggie e Phil Keen, davanti alle seconde guide Barwell, Alex Martin e Sandy Mitchell, a bordo della #78. Non sono mancate le controversie alla bandiera a scacchi, per una penalità prima inflitta e poi revocata ai vincitori, scatenando l’ira di diversi piloti e Team
GARA-1
La pioggia e la poca visibilità vedono la prima gara dell’anno partire alle spalle della Safety Car, che già al termine del primo passaggio lascia spazio alla battaglia. Un antipasto delle condizioni alquanto critiche non tarda ad arrivare, visto il testacoda da parte dell’Audi #32 guidata da Sacha Kakad (J&S Racing), costretto ad aspettare tutto il gruppo di poter riprendere regolarmente
Dai primi metri è chiara una cosa, i primi tre hanno un passo migliore. Le Lamborghini #63 e #78 di Barwell Motorsport con alla guida Rob Collard ed il debuttante Alex Martin, capaci di mettere a panino la Mercedes di Ian Loggie (2 Seas Motorsport #6), già vincitore qui lo scorso anno assieme a Jules Gounon. Le McLaren di Shaun Balfe (Garage59 #59) e Mark Radcliffe (Optimum Motorsport #27) occupano la quarta e quinta piazza, distanti da subito rispetto al terzetto in testa alla Gara. Chi ha qualche grattacapo è John Ferguson (RAM Racing #15), su BMW, partito undicesimo, ma che apre un folto gruppo che arriva sino alla posizione sedici, occupata da Richard Neary (Team Abba Racing #8), partito dal fondo a causa di un contatto a muro nel corso delle qualifiche
In classe GT4, l’Aston Martin del Pole Man Jamie Day (Forsetti Motorsport #7) capitana il gruppo, seguito da Jack Brown (Optimum Motorsport #90) e Marc Warren, compagno di squadra del #7. Quando di minuti ne mancano 42, la Ford Mustang GT4 di Will Moore (Academy Motorsport Ltd #62) si insabbia al tornantino dello Shell Oils Corner, senza possibilità di continuare la corsa. La Direzione Gara ignora inizialmente la cosa, prima di esporre la Full Course Yellow pochi istanti prima dell’apertura della finestra del cambio pilota
Durante il momento di bandiera gialla, la Toyota Supra GT4 di Kavi Jundu (Toyota Gazoo Racing UK #44), termina la propria gara contro le barriere, pochi metri dopo la vettura del britannico Moore. Per non avvantaggiare nessuno durante il cambio pilota, viene comunicato che il regime di Full Corse Yellow rimarrà in vigore fino alla chiusura della Pit Lane, lasciando di fatto solo 15 minuti di tempo ai piloti del secondo stint
La bandiera verde viene esposta nuovamente, con la classifica smossa solo dai nuovi piloti al volante. Ricky Collard, figlio di Rob, lancia dunque la ripartenza, frapponendo subito un bel margine sugli avversari, aiutato anche dalle GT4 doppiate. Phil Keen e Sandy Mitchell inseguono rispettivamente a 6.5 e 7.5 secondi di ritardo, ed il tempo stringe. Gli inseguitori, una volta avuta strada libera, hanno impresso un buon passo, avvicinandosi al leader, messo sotto investigazione dalla Direzione Gara per aver lasciato troppo margine tra sé e la Safety Car durante la ripartenza
Pochi minuti più tardi, arriva la decisione. 30 secondi di penalità per la #63, il che vorrebbe dire scivolare ben oltre la decima piazza, o forse no? Proprio così, poiché, quando mancano solo 150 secondi alla bandiera a scacchi, il verdetto viene ribaltato. Nessuna penalità per Collard. Tra le polemiche generali, il #63 gestisce il poco margine rimasto su Keen e Mitchell per conquistare il primo successo stagionale ad Oulton Park. Giù dal podio le McLaren di Tom Gamble (Optimum Motorsport #27) e Adam Smalley (Garage59 #59), primo di classe Silver-AM. La Mercedes di Callum MacLeod (Greystone GT #3), precede altre due McLaren, la #77 di Marcus Clutton (Garage59 #77) e la #2 di Alex Buncombe (Team RJN #2). Dan Harper (Century Motorsport #14), con la prima BMW al traguardo, conclude solo nono, davanti a Jonny Adam, a bordo dell’Aston Martin #87 del Team Blackthorn. Tra le GT4 il dominio di Mikey Porter (Forsetti Motorsport #7) culmina con il successo di tappa
Tra qualche minuto, il resoconto della seconda Gara giornaliera
Photo Credit: GT World